Cos’è il cbd ?
Cos’è il cbd ?
La Cannabis legale, detta anche light, è tale quando il valore del THC non oltrepassa lo 0,2% (lo 0,6% considerando la tolleranza implicita nella legge). Le variazioni genetiche delle piante di Canapa Sativa per effetto dalle quali si ottiene la marijuana legale sono state create mediante sistemi agronomici assai innovativi, basati prevalentemente su accurati studi botanici condotti al livello internazionale durati una ventina d’anni in tutto.
La cannabis light viene ricavata dalle infiorescenze femminili di queste particolari varietà depotenziate di Canapa Sativa, impoverite del noto principio attivo THC. Questo tipo di marijuana depotenziata è stata messa per la prima volta in commercio in Svizzera e commercializzata regolarmente come un valido sostituto del tabacco. In poco tempo in Svizzera quasi un migliaio di aziende agricole hanno richiesto il permesso di coltivare la cannabis legale per rifornire le aziende che la confezionano e la immettono sul mercato. L’arrivo nel nostro Paese della cannabis legale ha suscitato fin da subito un grandissimo interesse sia da parte dei consumatori che da parte di chi vuole cominciare la sua attività produttiva o commerciale legata proprio a questo prodotto.
La cannabis legale contiene percentuali molto basse di THC e quindi chi la assume non avrà alcun effetto psicoattivo. A differenza di quanto si possa pensare, non è lo stesso tipo di marijuana che viene commercializzata a scopo terapeutico poiché, per avere effetti analgesici, deve necessariamente avere elevati livelli di THC. Un’altra sostanza molto importante presente all’interno della pianta di cannabis è il CBD, ovvero il cannabidiolo. Non è psicoattivo ma ha un effetto rilassante e attualmente sono in fase di studio le sue potenzialità in merito agli effetti sedativi che possiede. Il cannabidiolo limita di intensità e di frequenza le contrazioni muscolari involontarie ed è un ottimo antinfiammatorio.
La presenza di cannabidiolo legale in Italia è regolamentata dalla legge varata il 2 dicembre del 2016 numero 242 che stabilisce le
caratteristiche che devono avere le coltivazioni della canapa light. Stabilisce anche il limite massimo di 0,2% di THC ma riporta anche una tollerbabilità consentita fino allo 0,6% nel caso in cui venga rilevato un valore più alto di 0,2% mediante un controllo effettuato direttamente in una coltivazione di canapa sativa light. In pratica affinché un coltivatore non incorra in pesanti sanzioni, il THC deve permanere al di sotto dello 0,6%.
CARATTERISTICHE DEL CBD DELLA MARIJUANA
Il CBD non è altro che un cannabinoide non psicoattivo. Ha un effetto rilassante e sedativo. Può alleviare tensioni e dolori ma in maniera più blanda rispetto alla classica marijuana. Il CBD della cannabis è particolarmente versatile e può essere impiegato per scopi officinali come la riduzione delle infiammazioni, del diabete, può aiutare a curare l’alcolismo, la schizofrenia ma anche l’artrite reumatoide e patologie cardiovascolari. È un ottimo antipsicotico e antidolorifico soprattutto quando a provocare dolore sono gli spasmi muscolari.
Quando le molecole di THC agiscono assieme al cannabidiolo, riescono ad alleviare ansie talvolta difficili da placare anche con i farmaci tradizionali proposti dall’industria. Il CBD della marijuana riesce a stimolare e ad attivare i recettori dell’adenosina. Questi recettori hanno lo scopo di regolare le funzioni cardiovascolari e il flusso sanguigno all’interno delle coronarie alleviando sintomi importanti come l’ansia, il fiato corto e la rigidità al livello del petto. La stessa sostanza presente nella cannabis legale riesce anche a stimolare la produzione di glutammato e dopamina. Quest’ultima è responsabile di tutte le sensazioni positive che ha il corpo umano e può influenzare positivamente il sonno e migliorare notevolmente sia l’umore che la capacità di concentrazione di un individuo.
Il contenuto di una pianta di canapa di THC e CBD non può essere in alcun modo alterato artificialmente. Le proporzioni di THC e CBD della marijuana vengono stabilite dalla genetica stessa della pianta. Per alterare la percentuale presente delle sostanze in questione è indispensabile quindi intervenire con incroci con piante diverse per ottenere varietà più o meno cariche di CBD e THC.
CANNABIS NELLE URINE E CANNABINOIDI NEL SANGUE
I test antidroga che vengono effettuati per verificare il consumo di Cannabis Sativa o di altri stupefacenti possono rilevare la presenza di CBD nel capello o nelle urine. Mentre attraverso le analisi del sangue il THC viene rintracciato, ovvero la percentuale di sostanza psicoattiva, nelle altre analisi viene rilevata anche la presenza di CBD. Un’assunzione elevata di prodotti a base di CBD possono dare falsi positivi facilmente riscontrabili mediante una spettrometria di massa. La presenza di cannabinoidi nelle urine e i suoi valori possono essere rilevati tramite analisi. Però, è necessario sottolineare che il CBD viene comunque estratto dalle piante di Canapa Sativa e può portare con sé percentuali seppur minime di THC che nelle analisi del sangue possono essere rilevabili. Ricordiamo inoltre la lunga permanenza del THC nelle urine e nel sangue.
TIPI DI CBD DELLA CANNABIS IN COMMERCIO
Attualmente il CBD derivato dalla marijuana può essere reperito in commercio in varie forme come liquido da mettere all’interno delle sigarette elettroniche oppure in olio di CBD, pomate e cristalli da vaporizzare. Sono molte le persone che usano il formato liquido per sigarette elettroniche. Questo prodotto non contiene nicotina e può avere differenti concentrazioni di principio attivo. Per contrastare stati d’ansia o curare infiammazioni poco sviluppate è meglio optare per liquidi ad alta concentrazione di CBD mentre per avere un effetto rilassante bastano concentrazioni molto più basse.
L’olio di CBD viene adoperato per migliorare il benessere generale ma anche per sfruttare tutte le proprietà benefiche della canapa come l’elevato concentrato di anti ossidanti che rallentano il processo naturale di invecchiamento delle cellule.