LA MARIJUANA LIGHT APPORTA DIVERSI BENEFICI ALL’ORGANISMO. ECCO I 5 GIOVAMENTI PRINCIPALI DATI DALLA SUA ASSUNZIONE

La marijuana light è una varietà geneticamente modificata della cannabis tale da rispettare i parametri imposti dalla legge sui narcotici.

benefici cannabis light

Per quanto riguarda la cannabis, infatti, essa è considerata a tutti gli effetti una droga leggera solo nel caso in cui la concentrazione del metabolita psicotropo, il THC (tetraidrocannabinolo) supera lo 0,2%.

Con la legge del 2 dicembre 2016, n.242, si stabilisce che la varietà light della marijuana, ovvero quella con contenuto di THC che rientri nei parametri tollerati, è totalmente legale in Italia.

Si tratta di un enorme passo avanti verso l’assoluzione di una pianta dagli innumerevoli benefici dall’infamia a cui l’ha condannata il proibizionismo iniziato nel 1937 con il Marijuana Tax Act.

La cannabis light si contraddistingue dalla sua versione psicotica, oltre che per tassi di THC minimi, per concentrazioni medio-alte di CBD (cannabidiolo), metabolita non psicoattivo, le cui applicazioni in campo medico sono sbalorditive.

Di seguito ti proponiamo i 5 giovamenti principali della cannabis per l’organismo.

Benefici terapeutici della canapa: effetto antidepressivo e rilassante

Nel 2010 e nel 2011 il National Center for Biotechnology Information ha pubblicato due articoli riguardanti gli effetti del CBD.

In particolare si è notato che il CBD provoca un aumento dei livelli di serotonina e glutammato, con effetti paragonabili a quelli dell’imipramina. In particolare la pubblicazione del 2011 ha messo in evidenza che «una carenza di segnali nel sistema endocannabinoide è sufficiente a produrre un fenotipo depressivo».

Nel 2016 un’ulteriore pubblicazione ha confermato i risultati delle ricerche precedenti.

Il CBD non cura direttamente la depressione ma ne combatte i sintomi e ne previene la possibilità attraverso l’effetto rilassante e distendente conseguente al rilascio di serotonina e glutammato.

Da notare che, mentre l’imipramina presenta tra gli effetti collaterali patologie anche gravi – quali la leucopenia (diminuzione dei globuli bianchi nel sangue) e trombocitopenia (diminuzione di piastrine nel sangue) andando a pesare sul midollo osseo -, il CBD non presenta effetti collaterali di alcun genere.

Effetto antinfiammatorio e antiossidante dell’erba light

L’effetto antiossidante e antinfiammatorio del CBD è collegato alla sua azione su due endocannabinoidi, il CB1 e il CB2.

Gli endocannabinoidi sono recettori che il nostro corpo produce autonomamente, molto simili ai fitocannabinoidi, ovvero ai metaboliti prodotti dalle piante di cannabis.

L’endocannabinoide CB1 si è scoperto ricoprire un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema nervoso e svolgere una funzione neuroprotettiva, determinando prevalentemente i seguenti effetti della cannabis light:

  • euforizzante
  • antispastico
  • antiossidante
  • ipotensivo 
  • analgesico.

Il CB2, invece, è responsabile dell’azione antinfiammatoria e immunomodulatrice dei cannabinoidi. Inoltre va a stimolare positivamente entrambi gli endocannabinoidi, da cui la sua funzione antiossidante e antinfiammatoria, ideale per alleviare il dolore derivante da strappi e traumi oltre che patologie croniche come l’artrite reumatoide, asma, sinusite.

Ricorrere alla marijuana legale, inoltre, permette di evitare le numerose controindicazioni dei farmaci antinfiammatori.

Quelli a base di paracetamolo, infatti, vanno a gravare sull’apparato gastrointestinale e sui reni.

Quelli a base di cortisone e quelli non steroidei, invece, gravano sul sistema immunitario e cardiovascolare, rendendo vulnerabili alle infezioni e provocando, alla lunga, un aumento del rischio di infarto, ictus o scompenso cardiaco.

Effetto analgesico della canapa light

Come si è detto, il CBD stimola positivamente gli endocannabinoidi CB1 e CB2 con un conseguente effetto analgesico: uno dei primi e principali impieghi terapeutici del CBD è, infatti, come efficace antidolorifico.

In particolare, il CBD impedisce al corpo di assorbire l’anandamide, un composto associato alla ricezione del dolore.

In presenza di dolori cronici, come emicranie, sclerosi multipla o dolori reumatici, il CBD è un ottimo sostituto dei classici farmaci analgesici, i cui effetti collaterali comprendono in genere:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea o costipazione
  • sanguinamenti gastrointestinali.

Effetto anticonvulsivante della marijuana light

Il Department of Neurology e il Department of Pharmacology and Toxicology negli USA hanno condotto numerosi studi sugli effetti del CBD su due gravi forme di epilessia a esordio infantile: lasindrome di Lennox-Gastaut e la sindrome di Dravet.

Le ricerche hanno registrato risultati incredibili: su 8 pazienti che hanno assunto CBD, 4 hanno registrato l’interruzione delle convulsioni e 3, invece, una riduzione della violenza e della frequenza delle stesse.

Si tratta di un risultato notevole che ha portato il Food and Drug Administration (FDA) a votare all’unanimità, il 25 giugno 2018, l’approvazione del primo farmaco a base di CBD per la cura dell’epilessia, l’Epidiolex.

Benefici dell’ erba legale: effetto antitumorale

Gli studi sugli effetti antitumorali del CBD costituiscono l’avanguardia della ricerca per la lotta ai tumori.

La ricerca è tuttora in atto e le pubblicazioni iniziano a far appena intuire le enormi potenzialità della

canapa legale:

  • il California Pacific Medical Center Research Institute nel 2007 ha pubblicato uno studio
    secondo cui il CBD si è dimostrato essere capace di bloccare la metastasi del cancro al seno, impedendo che il tumore si diffonda nel resto del corpo;
  • uno studio pubblicato nel 2008 dal Journal of the National Cancer Institute ha, inoltre, esteso le scoperte californiane anche ad altre forme tumorali, dimostrando che il CBD potrebbe essere impiegato con successo nella prevenzione della diffusione metastatica dei tumori.

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