Ma il CBD è legale? La normativa in vigore
Ma il CBD è legale? La normativa in vigore
Cosa dice la legge europea in merito alla cannabis light
Questo articolo vuole essere una guida per il consumatore che intende acquistare CBD in Europa e non sa come funzionano le norme. Nonostante la cannabis light sia stata legalizzata da qualche anno, molte persone hanno ancora dei dubbi in merito alla possibilità di assumere il CBD.
Il fatto che da diverso tempo sia possibile ordinare online prodotti CBD dovrebbe essere sufficiente a sottintendere la sua legalità, ma alcuni appassionati cercano ulteriori conferme.
Vediamo dunque quali sono le leggi aggiornate sul CBD a livello europeo ed italiano.
Le regole in Europa
L’intero mercato del CBD in Europa è in continua evoluzione. Dopo le restrizioni del passato, i prodotti al CBD godono di una sempre maggiore diffusione. Al contempo, le leggi che ne regolano produzione, vendita e acquisto si modificano e lasciano intravedere ulteriori aperture.
La Convenzione Unica sugli Stupefacenti delle Nazioni Unite del 1961 è stata per lunghi anni alla base delle leggi sul controllo delle droghe. Ai tempi, la convenzione stabiliva che la vendita non autorizzata di “fiori di cannabis” dovesse essere soggetta a sanzioni penali. Tuttavia, non vi era una esplicita indicazione in merito al cannabidiolo.
Nel corso degli anni, i prodotti al CBD sono stati considerati appartenenti a categorie diverse (integratori alimentari, uso cosmetico, ecc.) così come sono stati trattati in maniera diversa dalle normative europee. Una di queste normative che riguarda più da vicino il mercato del cannabidiolo è il Regolamento UE 2015/2283 sui cosiddetti “novel food”: ovvero nuovi alimenti non utilizzati in misura significativa per il consumo umano prima del 1997.
Nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ottenuto la storica modifica della Convenzione Unica per escludere il CBD dalla lista delle sostanze dannose. La visione europea è quindi cambiata il 19 novembre 2020, quando la Corte Europea ha emesso una sentenza in cui questa molecola viene dichiarata legale in quanto non crea dipendenza ed è priva di effetti psicoattivi. Tale sentenza ha di fatto legittimato commercializzazione e consumo del CBD nel territorio comunitario. Tuttavia, esiste la possibilità per ogni singolo Stato di porre dei limiti al suo utilizzo per ragioni di salute pubblica. Nel testo vengono chiarite anche le regole in merito alla commercializzazione del CBD, che prevedono che le piante da cui viene estratto siano coltivate in Europa e abbiano una concentrazione di THC inferiore allo 0,2%.
E in Italia?
Conoscere la situazione del CBD in Italia diventa importante oggigiorno sia per i consumatori che per i commercianti. Ad oggi, il CBD in Italia è considerato legale a patto che abbia un contenuto di THC entro i limiti imposti dalla normativa europea.
Le leggi a cui dobbiamo fare riferimento sono ad oggi ferme al 2016. La cannabis legale è stata introdotta in Italia appunto con la Legge n. 242 del 2016. Tale legge si riferisce in particolare alle coltivazioni di cannabis sativa, iscritte nel Catalogo Comune delle varietà agricole. In vigore dal 2017, essa ha stabilito condizioni e normative per la coltivazione e la commercializzazione di prodotti derivati dalla pianta di cannabis con un contenuto di THC (tetraidrocannabinolo) inferiore allo 0,2%. Negli ultimi anni, proprio grazie ad una maggiore consapevolezza, in Italia si è sviluppata un’industria molto fiorente di cui fanno parte produttori, negozi specializzati e shop online come il nostro loveweed.eu .
In conclusione
Nel 2023 continuiamo ancora a chiederci se la canapa light e i prodotti CBD sono legali in Europa. La risposta è si!
Tutte le infiorescenze CBD di loveweed.eu sono commercializzate con certificazione di analisi di laboratorio (THC <0,2%) in conformità alla legislazione europea. Nessun dubbio quindi, puoi ordinare la tua cannabis nel pieno rispetto della legge.